Tutti i documenti necessari
Anche il matrimonio ha alle sue spalle la giusta dose di burocrazia da sbrigare.
Vediamo quali sono tutti i documenti necessari per i matrimoni in Italia.
Matrimonio cattolico
Nel caso abbiate scelto il rito religioso ecco la documentazione necessaria:
• Certificato di battesimo ad uso matrimonio da richiedere alla parrocchia dove si è stati battezzati
• Certificato di cresima da richiedere nella parrocchia dove si è stati cresimati
• Certificato contestuale ad uso matrimonio da richiedere in circoscrizione
• Giuramento e promessa di matrimonio: gli sposi confermano giurando separatamente dinanzi al parroco la condivisione dei valori cristiani del matrimonio, da effettuare circa 90 giorni prima della data della cerimonia.
• Pubblicazioni religiose: dopo aver presentato i tre certificati ed aver effettuato il giuramento, il sacerdote prepara le pubblicazioni e dà alla coppia il Modello X – dieci – per poter fare il giuramento e le pubblicazioni in Comune.
Se la chiesa prescelta per la cerimonia è al di fuori dalla parrocchia di entrambi gli sposi, il sacerdote che si è occupato di stilare le pratiche le consegnerà ai futuri sposi; queste andranno portate al Vicariato per il nulla osta ecclesiastico; il parroco della chiesa prescelta rilascerà il consenso religioso che confermerà le pratiche precedenti.
Matrimonio civile
Ecco la documentazione necessari al matrimonio con rito civile.
Presso l’Ufficio di Stato Civile del comune di residenza vanno richiesti:
• l'atto di nascita
• il certificato contestuale che comprende residenza, stato libero e cittadinanza
Se uno dei due contraenti è divorziato, dovrà aggiungere ai documenti anche la sentenza di divorzio, mentre se è vedovo sarà necessario l’atto di morte del coniuge defunto.
Dopo aver effettuato il giuramento di matrimonio di fronte agli incaricati comunali, verranno esposte in Comune le pubblicazioni per otto giorni. Dopo quattro giorni dalla scadenza delle pubblicazioni l’Ufficio di Stato Civile rilascia il nulla osta al matrimonio.
Documenti per i cittadini stranieri
Prima di procedere alla presentazione della documentazione che è comune anche per i residenti in Italia, i cittadini stranieri sono tenuti a produrne una specifica.
Per prima cosa è necessario rivolgersi al Consolato o all’Ambasciata del Paese di origine in Italia, per richiedere il rilascio del nulla osta per le nozze, ovvero una dichiarazione dalla quale si evince che non ci siano impedimenti per contrarre matrimonio, viste le leggi dello Stato di residenza.
Una volta rilasciato il nulla osta, è importante ottenere l’autenticazione della firma apposta all’Ambasciatore o dal Console, presso l’Ufficio legalizzazione della Prefettura.
In alcuni casi, può capitare che alcune Ambasciate o Consolati non rilascino il nulla osta se non si è in possesso di un regolare permesso di soggiorno e di un passaporto, da richiedere necessariamente presso gli uffici competenti. In alcuni casi il nulla osta può essere sostituto da un Certificato di Capacità Matrimoniale, da un Atto di Notorietà o da una Dichiarazione Giurata. La tipologia di documento dipende dalla nazionalità della persona.
Una volta in regola con la procedura, vanno consegnati all’Ufficio Matrimoni dell’Anagrafe centrale del Comune di residenza:
• documento di identità in corso di validità
• certificato di nascita autenticato dall’Ambasciata del Paese di provenienza
• nulla osta rilasciato dal Consolato o dall’Ambasciata
• autocertificazione di stato libero e residenza
• in caso di rito religioso, richiesta consegnata al parroco o al ministro del culto che celebrerà il matrimonio
Esistono casi specifici che richiedono una documentazione aggiuntiva: le persone divorziate, ad esempio, non possono sposarsi prima dei trecento giorni dall’emissione del decreto di divorzio; nel caso di una persona vedova, sono richiesti il certificato del primo matrimonio ed il certificato di morte del coniuge deceduto; in caso di matrimonio tra minori stranieri, la legge italiana richiede l’autorizzazione del Tribunale dei minori e comunque un’età minima di 16 anni; nel caso in cui due stranieri vogliano celebrare un matrimonio di culto cattolico potrebbero essere richiesti, ad esempio, un certificato che attesti la frequenza ad un corso prematrimoniale o un permesso del ministro locale per la validità del rito.