Gioielli dell’artigianato artistico toscano

Giulia Cerrone

06 maggio 2021 by Giulia Cerrone

Lucia Volentieri artigiana della ceramica - Mani che trasformano la materia in bellezza

Castellina in Chianti, un piccolo elegante negozio nella via principale: mi colpiscono il candore, la luce chiara che lo illumina. Entro e scopro che il negozio di Lucia Volentieri è anche bottega artigianale: al primo piano la ceramica, al secondo la porcellana, perché come mi spiega, le due lavorazioni devono essere tenute separate. Lucia mi accoglie nel suo laboratorio e risponde con grazia alle mie domande, quando le chiedo come nasce tutto quello che vedo intorno a me.

Mi racconta di una famiglia in cui ci si nutre di intraprendenza, concreta tenacia e duro lavoro, in cui il suo desiderio precoce di dedicarsi a creare con le mani qualcosa che appagasse il suo bisogno di bellezza e fantasia ha incontrato non pochi ostacoli. Ma proprio gli ostacoli, insieme alla tenacia ereditata, hanno alimentato e sostenuto la sua grande passione: dare forma con le mani alla materia.

Dal tempo della scuola, l’Istituto d’Arte di Siena e poi per un periodo l’Accademia d’Arte di Firenze, non ha mai smesso di imparare, sperimentare, mettersi alla prova con materiali e forme diverse. Sempre con umiltà, come quando dopo gli studi ha prima di tutto cercato di “andare a bottega “ da un maestro artigiano e, solo dopo aver appreso, ha aperto la sua bottega.

Le sue mani esperte, la passione, la cultura secolare della sua terra e la sapienza artistica del suo sguardo sanno trasformare la materia in oggetti perfetti: candide porcellane , delicate come nuvole, forme insolite, quasi oniriche o linee pulitissime, minimali, piccoli uccellini e sculture aeree di metallo, ceramiche decorate con smalti e tecniche particolari, vasi.

E infine i paesaggi modulari dei cubetti: hanno tutti la stessa dimensione, 5,3 cm di lato, e sono uno diverso dall’altro: un prato con un cipresso, una piccola colonica, una frammento di giardino, due cipressi e una panchina, un pagliaio, una pieve. Possono essere accostati uno all’altro per creare un paesaggio rurale o perfino un piccolo borgo. Sono tutti molto realistici, ma ognuno può combinarli secondo la sua fantasia, in un gioco di invenzione in cui si intersecano l’inconfondibile paesaggio toscano e la nostra immaginazione. Ammiro incantata la perfezione con cui ogni minimo particolare è riprodotto, una scala, uno steccato, i fiori nel prato, le foglie degli alberi. Mi cattura il gioco antico che nella miniatura riproduce la realtà rendendola favolosa e Lucia mi racconta che non pochi clienti hanno incominciato a collezionarli.

Esco con gli occhi pieni di delicata bellezza, mi guardo intorno e sento quanto ci sia, nel lavoro di Lucia, della saggezza antica di questa terra toscana che da millenni ha imparato a creare armonia tra l’uomo e la terra.
 

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